lunedì 13 ottobre 2008

Battesimo


Apro questa pagina, senza troppe pretese: non so dove andrà, non so quanto durerà.

La apro. E ci scrivo. E ci rifletto. Perchè spesso mi ritrovo a notte fonda a scrivere su una bianchissima pagina di Word.. a scrivere scrivere scrivere. Poi rimane lì, archiviata assieme ad altre pagine di word che vengono dimenticate per mesi e mesi e mesi. E mi sembra ingiusto. Anche loro hanno bisogno di sentirsi utili. Mi stupisco di aver così poco riguardo per i miei pensieri, i miei piccoli parti giornalieri. Poveretti, orfani, inesistenti. Sono pur sempre parte di me. E' molto più carino metterli qui, su questa paginetta rosa e viola e lillà, un po' di vanità anche per i pensieri suvvia.

L'unica cosa che mi preoccupa è la punteggiatura. Alle elementari ero fortissima in analisi logica, grammaticale, del periodo, del tema, del racconto, del poema ecc ecc-. Avevo tutti "Ottimo!" e "Bravissima!" (insomma quei voti ridicoli che ci davano alle elementari tipo: Benino. Benino?! ).

Però con la punteggiatura ero una chiavica. Non c'era verso che mi entrasse in testa. Questo spiega come mai qualsiasi mio scritto sia un tripudio di punti. Punto.

Ora dovrò uscire allo scoperto e ammettere : Sì. Non so usare la punteggiatura. Anzi. Non so, usare la. Punteggiatura.


ma i pensieri di questo se ne fregano, loro non badano a punti e virgole o virgolette, quelli scorrono senza sosta alla James Joyce, 12 mila capitoli ininterrotti di parole e parole e parole verbi aggettivi pronomi congiunzioni locuzioni e via. Poi arriva Freud e dice "le libere associazioni". E io direi che da lì comincia tutta una nuova era di letteratura moderna.


E voilà, ho battezzato questo blog.

Buonanotte

1 commento:

Jack ha detto...

alla jack kerouac ti posso dire che la punteggiatura in pensieri liberi e vaganti come questi non serve a molto...

il flusso di coscienza deve scorrere come un fiume in piena e quando scorre non c'è punto o virgola o accapo che tengano...

da artuad a joyce a freud a kerouac alle poesie di bukowski e morrison...il pensiero è scrittura che si imprime nella tua mente...
violento audace che sfonda ogni diga...

e allora dai spazio a questi pensieri
dai spazio alla tua mente
dai spazio a quello che sei,vale...

i pensieri a volte vengono su da soli e puff di prende quel flash e resti imbambolato con gli occhi spalancanti a pensare i tuoi pensieri...

ora cara la mia socia metti giù questi pensieri e non aver paura della punteggiatura e non aver paura di questa tua Anima amica-nemica...

e la vanità dei pensieri ce l'ha insegnata Wilde e D'Annunzio...quella forma fantastica che diamo ai nostri pensieri...e possiamo tramutare i nostri pensieri in persone fisiche...scrivendo racconti...

tutto questo è meraviglioso...

auguro davvero che i tuoi pensieri possano imprimersi e non essere più dimenticati...

ti voglio bene

J.

(anche io andavo alla grande in analisi logica e quant'altro..mi piaceva proprio;) )